Gestire UBUNTU

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Aggiunge un IP statico ad una macchina Ubuntu

Per aggiungere un indirizzo IP statico ad una macchina Ubuntu, modificare il file:

/etc/netplan/00-installer-config.yaml

dopo di che eseguire il comando:

netplan apply


Risolvere l'errore: multipathd[651]: sda: add missing path

Per rimuovere questo errore è sufficiente aggiungere il parametro:

disk.EnableUUID = "TRUE"

al file di configurazione della macchina virtuale (vmachine.vmx) o nei parametri aggiuntivi della VM.
Nel caso in cui non si disponesse dell'accesso a questo parametro, è possibile agire sul file:

/etc/multipath.conf

aggiungendo le seguenti righe:

defaults {
    user_friendly_names yes
}
blacklist {
    devnode "^(ram|raw|loop|fd|md|dm-|sr|scd|st|sda)[0-9]*"
}


Rimuovere l'errore blk_update_request: I/O error, dev fd0, sector 0

Nel caso in cui si verifichi un errore di accesso al floppy su UBUNTU, è possibile procedere in questo modo:

  • Aggiungere il floppy alla black-list dei dispositivi
echo "blacklist floppy" | tee /etc/modprobe.d/blacklist-floppy.conf
  • Rimuovere il modulo del floppy
rmmod floppy
  • Riconfigurare il kernel
dpkg-reconfigure initramfs-tools

E verificare infine che il modulo non sia più attivo:

lsmod | grep -i floppy

Rimuovere kernel non utilizzati

La seguente procedura è necessaria solo nei casi in cui lo spazio su /boot sia in esaurimento nonostante il numero di kernel installati (attuale + precedenti) sia in linea con quanto previsto (default = 3).
Per prima cosa accertarsi di aver eseguito un reboot a seguito dell'ultimo aggiornamento di kernel.
Verificare quindi quale kernel è attualmente in esecuzione:

uname -r 

NON RIMUOVERE QUESTO KERNEL!!!
Tramite il comando seguente si ottiene un elenco dei kernel attualmente installati:

dpkg --list 'linux-image-*'

eventualmente filtrandola per quelli effettivamente installati:

dpkg --list 'linux-image-*'|grep ii


Individua ora i kernel di cui vuoi liberarti e procedi con l'eliminazione:

apt-get purge linux-image-x.x.x-x-generic 


Infine esegui il comando di aggiornamento di grub

update-grub2 


Un riavvio sarebbe utile per accertarsi che tutto sia in ordine.

Ridimensionamento / cancellazione del file di swap

Il file di swap di Ubuntu risiede nel root folder del disco principale. Di seguito alcuni comandi per disattivare, eventualmente modificare la dimensione e riattivare lo swap.
La disattivazione seguita dalla immediata riattivazione forza un azzeramento dello spazio di swap utilizzato dalle varie applicazioni.

Monitoraggio delle percentuali di swap utilizzate dalle varie applicazioni

Il comando da utilizzare è:

smem -t -p -r -s swap

Per l'utilizzo di questo comando, se non già presente sul sistema, è necessario installare il modulo richiesto

apt install smem

Disattivazione dello swap

Il comando da utilizzare è:

swapoff -a

Ridimensionamento del file di swap

dd if=/dev/zero of=/swap.img bs=1G count=<G>

dove il parametro <G> deve essere sostituito dal numero di GB di swap che vogliamo mettere a disposizione.
Una volta creato il file è necessario rettare gli attributi corretti tramite il comando:

chmod 600 /swap.img

e formattarlo secondo lo standard Linux:

mkswap /swap.img

Riattivazione dello swap

Per riattivare lo swap, utilizzare il comando:

swapon -a

Controllare ed impostare la timezone

La current timezone si verifica tramite il comando:

timedatectl status

Per l'impostazione della timezone Europa/Roma, il comando da utilizzare è:

timedatectl set-timezone Europe/Rome

Controllare ed impostare l'hostname

il nome macchina si verifica tramite il comando:

hostnamectl status

Per l'impostazione di un diverso hostname, il comando da utilizzare è:

hostnamectl set-hostname <nuovo-nome>

Verificare lo spazio utilizzato da journal

Nel caso in cui la cartella /var/log/journal occupi una considerevole quantità di spazio, è opportuno verificare la configurazione e lo spazio realmente utilizzato tramite i seguenti comandi:

  • Verifica lo spazio utilizzato da journald
journalctl --disk-usage
  • Esegue una rotate liberando il file di log in uso attualmente e creandone uno nuovo
journalctl --rotate
  • Elimina tutti i log più vecchi di 2 giorni
journalctl --vacuum-time=2days


Configurazione del daemon journald

Aggiungere un programma in autostart

Per aggiungere un programma in autostart sotto forma di service, è necessario:

  1. creare lo script di lancio (in qualsiasi cartella)
  2. creare la configurazione del servizio (nella cartella /etc/systemd/system)
  3. abilitare il servizio
sudo systemctl daemon-reload
sudo systemctl enable SERVICE-NAME.service
  1. verificare che l'abilitazione si riuscita
sudo systemctl is-enabled 
  1. Avviare il servizio
sudo systemctl start SERVICE-NAME.service


Esempio di script di lancio

# /bin/bash
#
echo "Starting jBPM 7.xx"

/opt/jbpm-server/bin/standalone.sh -b 0.0.0.0 -c standalone-7.61.xml \
   -Djava.net.preferIPv4Stack=true \
   -Dorg.uberfire.nio.git.ssh.host=0.0.0.0 -Dorg.kie.server.id=server-7_61 \
   -Dorg.kie.server.location=http://localhost:8080/kie-server/services/rest/server \
   -Dorg.jbpm.ht.admin.group=admin -Dcontent.types.user.table=/opt/jbpm-addon/content-types.properties \
   -Dorg.apache.commons.logging.Log=org.apache.commons.logging.impl.SimpleLog \
   -Dorg.apache.commons.logging.simplelog.defaultlog=debug

Esempio di configurazione del servizio

[Unit]
Description=Launch jBPM 7.xx
After=multi-user.target

[Service]
ExecStart=/usr/bin/bash /home/mazzotti/run-jbpm7.sh
Type=simple

[Install]
WantedBy=multi-user.target